La luce vola con le sue api
di Tommaso Di Pilato
Nel camminare lungo il “sentiero” di una vita, la mia, incontro Alessandro il mio primo allenatore di ski Nautique. Lo spirito di entrambi ci accomuna, il mio intento continuare a crescere. Privo di paura per procedere,senza timore, lungo un percorso di esperienze. Trovare la forza per la realizzazione di quelli che erano i miei sogni (1991). E Alessandro era con me.
Il tempo ci ha fatto perdere di “vista”, ma qualcuno o qualcosa ci ha fatto incontrare ancora su quello stesso “sentiero”.
Le nostre vite sono cambiate, Axel ha un’Azienda Agricola e con la sua compagna Simona, si dedica all’Apicoltura.
Mi reco a trovare Axel…. Quanti ricordi e quante sorprese mi aspettavano in quel di Verbania…….
I miei primi contatti posso, quasi, paragonarli ad un’onda che mi travolgeva e come in un sogno mi trasportava in un mondo a me sconosciuto, ma intriso di cose buone e meravigliose
Api…Arnie…Telai…non riuscivo a credere alle mie sensazioni che avvolgevano tutto il mio essere.
Un Laboratorio….tempio della creatività dove il miele è il “primo attore”.
Le dita lo sfiorano e ne percepiscono la consistenza, mi avvicino ad un contenitore: cera di pericolo e miele…..piccole particelle, ne apprezzo il gusto, mi riesce difficile definirne il sapore….sembra, quasi, masticassi gomma.
Ogni passo una scoperta! Arricchivo, pian piano, il mio bagaglio di conoscenze.
Ed eccomi al primo incontro con le Api….insieme alla Simona, sento la sua voce che guida i miei primi passi verso un “qualcosa di sconosciuto”.
Emozione grande quando pongo le mani su quelli che a me sembravano dei semplici cubi…sfioro, ascolto, avverto una vibrazione grande e indescrivibile.
Una piccola ape, viene posta nelle mie mani, è un qualcosa di irreale che sta accadendo proprio a me!
Non posso credere che una così piccola creatura possa produrre un prodotto di una bontà infinita.
Le api, queste sconosciute, tanto importanti per il nostro pianeta!
Il “cubo” è la casa delle api ed all’interno un’infinità di telai dove le nostre laboriose creature, depositano il prezioso nettare.
Le parole di Simona giungono alle mie orecchie e mi inebriano, sembra di percepirne il colore, sembra che fili invisibili ricamino sul mio animo tutto ciò che gli occhi non possono vedere e tutto si trasforma in gioia, suono, colore, rumore.
Un’infinità di creature “scrivono una bella storia”.
Nonostante le premure e i contatti fisici, non riuscivo a spiegarmi la struttura effettiva di un’ape…ed allora Alessandro,Simona e i suoi tre figli, si mettono all’opera e costruiscono, a livello tattile, un’ape di grandi dimensioni.
l’ennesima gioia-emozione….sfiorare questa ape: il corpo a forma di cono con sette anelli, ricoperto da una folta peluria, la testa, i due occhi grandi, i tre più piccini, le antenne, le zampette, le ali….strepitoso ragazzi!!!
Ed ancora…il telaio, identico a quello delle arnie. Per simulare le api, tanti piccoli fagioli…sembrava di sentirne il ronzio e riuscivo ad immaginare il movimento “danzante” proprio delle api.
Il 9 gennaio 2021,online con Apididattica.. presentazione del lavoro svolto e grande soddisfazione.
Sto iniziando un nuovo “sentiero”, ma sempre con Alessandro.
Dopo questa edizione speciale di Apididattica, un’invito alla “Premiazione I° Concorso Mieli di Liguria”. Il 23 gennaio siamo nuovamente online e questo invito ci dà l’opportunità di parlare dell’introduzione nel mondo dell’apicoltura per i non vedenti.
Si preparano dei cartoncini con le scritte Braille con su il nome del miele contenuto nel barattolo e la data di scadenza. La Simona crea l’etichetta “integrata”.
La prima Azienda Agricola (alla Castagnol ) che dedica un cucchiaino di miele per un nuovo progetto. Sono al settimo cielo, riesco, anche io, a leggere l’etichetta!!!
Grazie Alessandro e Simona, siete eccezionali!
E ad Apicoltura, vorrei ripetere la frase che ho detto in chiusura dell’evento: “io vi darò una mano,voi mi darete un occhio”
E come dice Alessandro….siamo solo all’inizio!